Principalmente i maggiori danni si riscontrano in quelle tipologie di edifici la cui struttura portante è in muratura; questa tecnologia costruttiva infatti è la meno indicata per costruire in zone sismicamente attive in quanto intrinsecamente non resistente alle forze di taglio tipiche caratterizzanti i terremoti.
Purtroppo la cultura architettonica italiana fin da sempre ha usato questa tecnica costruttiva che è tra le più antiche e risalente addirittura al tempo dei Romani. E' banale quindi capire perché oggi giorno possediamo ancora innumerevoli monumenti, chiese e palazzi realizzati in muratura portante. Sicuramente il crollo di una chiesa antica crea scalpore e paura, ma tecnicamente possiamo affermare che è un fatto prevedibile e anche altamente probabile in un territorio sismico come il nostro, forse oggi più di ieri, ma questo è legato alla possibile ciclicità degli eventi sismici.
Ma cosa fare di fronte ad un edificio pericolante?
Le soluzioni possono essere innumerevoli; io mi presto a presentare come è possibile e facile intervenire con un materiale innovativo e all'avanguardia come le fibre di carbonio e le fibre di vetro applicate all'edilizia. Questo materiale prende il nome tecnico di Materiale Composito FRP-SRG. Sostanzialmete si tratta di "legare" la parte soggetta a rischio crollo, apparentemente può sembrare complesso, ma in realtà il suo impiego risulta molto semplice, e anche economicamente non raggiunge costi fatiscenti come ci si potrebbe aspettare.
"Una soluzione rapida, veloce, efficace! n.d.r."
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