lunedì 10 settembre 2012

Gabri's garage - "prossimi alla colata"

Dopo aver realizzato le fondazioni su pali e la prima soletta a sbalzo, siamo quasi pronti per realizzare la terza e ultima colata di calcestruzzo con la quale si andrà completando l'intera struttura. Con la colata di calcestruzzo prevista per il primo pomeriggio si realizzeranno i pilastri e la seconda mensola a sbalzo che costituirà la copertura della porzione di ampliamento al fabbricato.



martedì 4 settembre 2012

Gabri's garage

Riapriamo la stagione invernale con l'avvio di un piccolo cantiere in cui si prevede di ampliare il fabbricato esistente creando un nuovo posto auto coperto. La struttura che andremo a realizzare risulta interessante in quanto non sarà costituita in maniera tradizionale da pilastri agli angoli e copertura, ma da soli due pilastri che sosterranno una prima mensola (il piano di calpestio) e una seconda mensola (copertura/terrazzo giardino).
Per ora siamo poco oltre il primo step, sono stati realizzati i pali di fondazione e siamo prossimi a gettare la prima soletta.



giovedì 14 giugno 2012

Casa P in dirittura d'arrivo

Eccoci qua quasi alla fine dei lavori strutturali.
All'apertura del blog questo cantiere era già in corso e pertanto abbiamo seguito solamente l'ultima fase dei lavori. Eppure di questo cantiere è stata molto interessante la parte che anticipava l'inizio della realizzazione della struttura in calcestruzzo e che provvederemmo tra qualche tempo di illustrarla. Per ora accenniamo solo al fatto che per mantenere le precedenti distanze dai confini è stato necessario eseguire delle demolizioni parziali con grande dispendio di energie e risorse.
Come possiamo vedere siamo nel pieno della terza ed ultima fase di realizzazione della copertura, precisando  sono state gettate due delle quattro falde di copertura rimaste.





domenica 10 giugno 2012

Aggiornamento situazione Casa V

Venerdì scorso è stato gettato il calcestruzzo a completamento del solaio del piano terra.
Per la riuscita di una buona esecuzione è necessario che il calcestruzzo dopo essere versato al'interno delle casserature venga anche adeguatamente costipato. Il costipamento del calcestruzzo ha la funzione di garantire una maggior compattezza, omogeneità e densità dello stesso. Essenzialmente tramite il costipamento si eliminano i vuoti d'aria interni e si rende più omogenea la miscela di ghiaia e sabbia che compone il calcestruzzo.E' importante sottolineare come la resistenza finale del calcestruzzo è influenzata dal grado di costipazione raggiunto durante la messa in opera.
Per la costipazione del calcestruzzo fresco generalmente si usano dei vibratori ad ago. Si tratta di un apparecchio elettrico costituito da una parte immersa di forma cilindrica, da un tubo di manovra in gomma e da un cavo di alimentazione. Una volta immerso nell'impasto, intorno all'apparecchio, si genera una superficie di malta di forma pressoché circolare dal quale fuoriescono le bolle d'aria.
È possibile riconoscere quando un getto è sufficientemente costipato poiché dopo un certo tempo dall'inizio della vibrazione, sulla superficie del getto si forma una poltiglia di malta fine, di aspetto lucido, inoltre le bolle d'aria che risalgono si fanno più rare. A questo punto si può ritenere completato il costipamento.
Nelle immagini che seguono si può osservare sia la preparazione del vibratore ad ago sia la giustapposizione del giunto tecnico tra i due corpi di fabbrica.




giovedì 7 giugno 2012

Allarme terremoto (cosa sta succedendo?)

Curiosando in rete mi è capitata sotto gli occhi quest'immagine che, a parer mio, chiarisce bene quale sia la condizione geofisica dell'Italia mettendo in luce l'effettivo rischio sismico a cui siamo CONTINUAMENTE sottoposti.
L'immagine è di facile interpretazione, sostanzialmente illustra come l'Italia sia posizionata tra la placca tettonica Africana e la placca tettonica Euroasiatica. Molto semplicemente possiamo individuare la causa principale dei terremoti nei movimenti relativi che si innescano tra queste due placche tettoniche.


martedì 29 maggio 2012

Aggiornamento situazione Casa P

E' previsto per domani mattina il getto del calcestruzzo della seconda falda di copertura, quella posta ad una quota leggermente più alta rispetto a quella già realizzata.
A novembre, all'apertura del cantiere, sembrava lontano questo momento, ma poi ormai siamo arrivati al completamento dei lavori strutturali previsti per il prossimo mese.


Allarme terremoto (la messa in sicurezza dell'edificio)

Il pericolo maggiore durante e dopo un terremoto è dato dal crollo degli edifici progettati senza il rispetto delle normative sismiche o perché danneggiati durante il sisma e che quindi immediatamente dopo risultano pericolanti e non agibili.
Principalmente i maggiori danni si riscontrano in quelle tipologie di edifici la cui struttura portante è in muratura; questa tecnologia costruttiva infatti è la meno indicata per costruire in zone sismicamente attive in quanto intrinsecamente non resistente alle forze di taglio tipiche caratterizzanti i terremoti.
Purtroppo la cultura architettonica italiana fin da sempre ha usato questa tecnica costruttiva che è tra le più antiche e risalente addirittura al tempo dei Romani. E' banale quindi capire perché oggi giorno possediamo ancora innumerevoli monumenti, chiese e palazzi realizzati in muratura portante. Sicuramente il crollo di una chiesa antica crea scalpore e paura, ma tecnicamente possiamo affermare che è un fatto prevedibile e anche altamente probabile in un territorio sismico come il nostro, forse oggi più di ieri, ma questo è legato alla possibile ciclicità degli eventi sismici.
Ma cosa fare di fronte ad un edificio pericolante?
Le soluzioni possono essere innumerevoli; io mi presto a presentare come è possibile e facile intervenire con un materiale innovativo e all'avanguardia come le fibre di carbonio e le fibre di vetro applicate all'edilizia. Questo materiale prende il nome tecnico di Materiale Composito FRP-SRG. Sostanzialmete si tratta di "legare" la parte soggetta a rischio crollo, apparentemente può sembrare complesso, ma in realtà il suo impiego risulta molto semplice, e anche economicamente non raggiunge costi fatiscenti come ci si potrebbe aspettare.
"Una soluzione rapida, veloce, efficace! n.d.r."





Allarme terremoto (cos'è la magnitudo?)

Dopo un evento sismico spesso si sentono i telegiornali parlare di magnitudo, in genere ci vengono dati i valori di quest'ultima che immediatamente ci sembrano alti, ma in realtà a cosa corrispondono?
In geologia la magnitudo è una misura dell'energia meccanica prodotta da una scossa sismica (un pò come per un auto è la potenza del motore).
Come la potenza di un'auto la si può indicativamente quantificare dalla sua cilindrata o dal numero di cilindri che possiede, quella di un terremoto la si può quantificare dal grado che questo raggiunge su una scala di misura specifica.
Prima di parlare però della scala di misura è bene affrontare questa semplice considerazione, due terremoti di identica magnitudo possono avere diverse intensità, se per esempio hanno ipocentri posti a differenti profondità, oppure si verificano in zone con una diversa antropizzazione. L'esempio classico è quello del terremoto di altissima magnitudo che però avviene in mezzo al deserto, dove non ci sono costruzioni e che potrà avere intensità minore rispetto ad un altro, di magnitudo inferiore che però avviene in una zona rurale densamente abitata, dove le costruzioni non sono antisismiche.
Senza addentrarsi troppo tecnicamente, risulta chiaro come quello che a noi interesserà è avere una scala di misura che quantifichi l'energia non in senso fisico (ampiezza delle onde e quindi la scala Richter) ma in senso materiale (in termini di danni provocati e quindi la scala Mercalli).
Una volta compresa questa considerazione possiamo parlare con più cognizione di causa del grado di intensità di un terremoto.
Vediamo quindi la scala Mercalli, che soventemente è quella che i media usano dopo un evento tellurico, e a quali livelli di danni corrispondono i propri gradi.

GradoScossaDescrizione
IimpercettibileAvvertita solo dagli strumenti sismici.
IImolto leggeraAvvertita solo da qualche persona in opportune condizioni.
IIIleggeraAvvertita da poche persone.
IVmoderataAvvertita da molte persone; tremito di infissi e cristalli, e leggere oscillazioni di oggetti appesi.
Vpiuttosto forteAvvertita anche da persone addormentate; caduta di oggetti.
VIforteQualche leggera lesione negli edifici e finestre in frantumi.
VIImolto forteCaduta di fumaioli, lesioni negli edifici.
VIIIrovinosaRovina parziale di qualche edificio; qualche vittima isolata.
IXdistruttivaRovina totale di alcuni edifici e gravi lesioni in molti altri; vittime umane sparse ma non numerose.
Xcompletamente distruttivaRovina di molti edifici; molte vittime umane; crepacci nel suolo.
XIcatastroficaDistruzione di agglomerati urbani; moltissime vittime; crepacci e frane nel suolo; maremoto.
XIIapocalitticaDistruzione di ogni manufatto; pochi superstiti; sconvolgimento del suolo; maremoto distruttivo; fuoriuscita di lava dal terreno.

venerdì 25 maggio 2012

Noi viviamo sui solai!

La tecnica di realizzare solai è nata con l'esigenza di avere abitazioni su più livelli, o abitazioni il cui piano di calpestio deve essere più in alto del terreno (per esempio le palafitte o tutte le case realizzate in zone dove staccarsi dal suolo era fondamentale).
La struttura portante del solaio può essere realizzata in legno, in calcestruzzo armato o in acciaio con la presenza o meno di altri materiali (ad esempio elementi in laterizio o pani di polistirolo), con funzione prevalente di alleggerimento.
Per esempio il solaio che noi stiamo realizzando nel cantiere di Bellaria Igea Marina per la residenza V è un solaio in laterocemento di tipo tradizionale ovvero composto mediante accostamento di elementi in calcestruzzo armato, comunemente costituiti da travi (realizzate in opera o prefabbricate) denominate travetti, con funzioni prevalentemente resistive-strutturali, ed elementi di alleggerimento normalmente in laterizio o in polistirene espanso (EPS).
Di norma il solaio viene completato in opera con un getto di calcestruzzo fino a formare, al di sopra dell'estradosso dell'elemento di alleggerimento, una soletta in calcestruzzo, denominata caldana o cappa superiore, opportunamente armata (armatura di ripartizione), che ha le funzioni di ripartire il carico tra le varie nervature. La cappa superiore, o massetto, per buona pratica esecutiva, deve essere di almeno 50 mm al di sopra della faccia superiore degli elementi di alleggerimento, anche se la normativa tecnica vigente richiede un minimo di 40 mm.
Salvo imprevisti giovedì prossimo vedremo il solaio predisposto sui tavolati e prima del getto di completamento.

  


martedì 22 maggio 2012

Aggiornamento situazione Casa V

Nonostante il maltempo i lavori nel cantiere di Bellaria Igea Marina continuano come da programmi.
Venerdì scorso è stata eseguita la fase del getto dei muri controterra che costituiranno i muri della futura cantina dell'abitazione. Ben 120mc di calcestruzzo sono stati portati in cantiere e versati all'interno delle casseformi precedentemente realizzate (http://easyengineeringblog.blogspot.it/2012/05/aggiornamento-situazione-casa-v_08.html).
Attualmente, con il calcestruzzo già in fase di maturazione, si sta procedendo al disarmo delle casseformi in vista della successiva fase lavorativa. E' previsto per la settimana l'inizio della predisposizione del tavolato orizzontale su cui si inizieranno a posizionare le armature per il solaio del piano terra.


lunedì 21 maggio 2012

Allarme terremoto (conosciamo il nemico)

Il territorio italiano è totalmente esposto al rischio sismico, quindi prepararsi ad affrontare il terremoto è fondamentale!
La vostra sicurezza dipende soprattutto dalla casa in cui abitate. Se è costruita in modo da resistere al terremoto, non subirà gravi danni e vi proteggerà. Ovunque siate in quel momento, è molto importante mantenere la calma e seguire alcune semplici norme di comportamento.
Ecco una breve lista di cose da sapere quando si vive in un territorio a rischio sismico.

Prima del terremoto
  • Informati sulla classificazione sismica del comune in cui risiedi (per la provincia di Rimini la classificazione sismica è 2 su 4 che corrisponde ad una pericolosità media). Devi sapere quali norme adottare per le costruzioni, a chi fare riferimento e quali misure sono previste in caso di emergenza.
  • Informati su dove si trovano e su come si chiudono i rubinetti di gas, acqua e gli interruttori della luce. Tali impianti potrebbero subire danni durante il terremoto.
  • Evita di tenere gli oggetti pesanti su mensole e scaffali particolarmente alti; fissa al muro gli arredi più pesanti perché potrebbero caderti addosso 
  • Tieni in casa una cassetta di pronto soccorso, una torcia elettrica, una radio a pile, un estintore ed assicurati che ogni componente della famiglia sappia dove sono riposti.
  • A scuola o sul luogo di lavoro informati se è stato predisposto un piano di emergenza. Perché seguendo le istruzioni puoi collaborare alla gestione dell’emergenza.
Durante il terremoto
  • Se sei in luogo chiuso cerca riparo nel vano di una porta inserita in un muro portante (quelli più spessi) o sotto una trave. Ti può proteggere da eventuali crolli.
  • Riparati sotto un tavolo. E’ pericoloso stare vicino ai mobili, oggetti pesanti e vetri che potrebbero caderti addosso.
  • Non precipitarti verso le scale e non usare l’ascensore. Talvolta le scale sono la parte più debole dell’edificio e l’ascensore può bloccarsi e impedirti di uscire.
  • Se sei in auto, non sostare in prossimità di ponti, di terreni franosi. Potrebbero lesionarsi o crollare.
  • Se sei all’aperto, allontanati da costruzioni e linee elettriche. Potrebbero crollare.
  • Stai lontano da impianti industriali e linee elettriche. E’ possibile che si verifichino incidenti.
  • Evita di andare in giro a curiosare e raggiungi le aree di attesa individuate dal piano di emergenza comunale. Bisogna evitare di avvicinarsi ai pericoli.
Dopo il terremoto
  • Assicurati dello stato di salute delle persone attorno a te. Così aiuti chi si trova in difficoltà ed agevoli l’opera di soccorso.
  • Non cercare di muovere persone ferite gravemente. Potresti aggravare le loro condizioni.
  • Esci con prudenza indossando le scarpe. In strada potresti ferirti con vetri rotti e calcinacci.
  • Raggiungi uno spazio aperto, lontano da edifici e da strutture pericolanti. Potrebbero caderti addosso.
L’Italia è uno dei Paesi a maggiore rischio sismico del Mediterraneo, per la sua particolare posizione geografica, nella zona di convergenza tra la zolla africana e quella eurasiatica. La sismicità più elevata si concentra nella parte centro-meridionale della Penisola, lungo la dorsale appenninica (Val di Magra, Mugello, Val Tiberina, Val Nerina, Aquilano, Fucino, Valle del Liri, Beneventano, Irpinia), in Calabria e Sicilia e in alcune aree settentrionali, come il Friuli, parte del Veneto e la Liguria occidentale. Solo la Sardegna non risente particolarmente di eventi sismici.
Ecco la mappa sismica del territorio italiano, i valori riportati nelle diverse graduazioni rappresentano l'intensità massima dell'accelerazione prevista al suolo durante un evento sismico.

(Mappa delle zone sismiche terrestri)

(Mappa sismica dell'Italia)

(Epicentro del terremoto avvenuto nella provincia di Modena il 20 maggio 2012)

Ma cosa sono i terremoti?
In geofisica i terremoti, detti anche sismi o scosse telluriche, sono vibrazioni o oscillazioni improvvise, rapide e più o meno potenti, della crosta terrestre, provocate dallo spostamento improvviso di una massa rocciosa nel sottosuolo. Tale spostamento è generato dalle forze di natura tettonica che agiscono costantemente all'interno della crosta terrestre provocando la liberazione di energia in un punto interno della Terra detto ipocentro; a partire dalla frattura creatasi una serie di "onde sismiche", si propagano in tutte le direzioni dall'ipocentro, dando vita al fenomeno osservato in superficie; il luogo della superficie terrestre posto sulla verticale dell'ipocentro si chiama epicentro ed è generalmente quello più interessato dal fenomeno.
Quasi tutti i terremoti sono concentrati in zone ben precise ossia in prossimità dei confini tra una placca tettonica e l'altra. In generale il movimento delle placche è lento, costante e impercettibile; tuttavia in alcuni momenti e in alcune aree, a causa delle forze interne, delle pressioni, tensioni e attriti tra le masse rocciose, tali movimenti avvengono in maniera improvvisa e repentina ("come un ingranaggio che si sblocca") sviluppando così un terremoto.

(Schema di cosa genera un terremoto fonte Wikipedia)

Nei prossimi giorni su queste pagine continueremo ad approfondire l'argomento, continueremoad illustrare i principi teorici alla base dei terremoti e le tecniche costruttive che ci permettono di dormire sereni. Seguiteci!

domenica 20 maggio 2012

Allarme terremoto

Io Non Tremo è l'Associazione degli ingegneri per informare su cos'è e come ci si difende dall'attività sismica in Italia.
L'Associazione, sviluppatasi con la collaborazione dell'Ordine degli Ingegneri della Provincia di Rimini, ha come obiettivo informare il grande pubblico su cos'è, come si propaga e come ci si difende tramite interventi preventivi dall'attività sismica.
Ricordiamo che il suolo italiano è tutto caratterizzato da continue attività telluriche che possono innescare terremoti improvvisi come quanto è avvenuto questa notte nei pressi di Modena.
Nei prossimi giorni su queste pagine continueremo ad approfondire l'argomento, illustrando i principi teorici alla base dei terremoti e le tecniche costruttive che ci permettono di dormire sereni. Seguiteci!


martedì 15 maggio 2012

D Day delle costruzioni: il giorno della protesta contro lo Stato insolvente

Riporto il testo dell'articolo tratto da Il Giornale e pubblicato sul sito dell'ANCE (Associazione Nazionale Costruttori Edili -  http://www.ance.it/ ) in merito al D-Day previsto per martedì prossimo a Roma come protesta dei costruttori nei confronti di uno Stato insolvente.
L`allarme Costruttori contro il Governo
Lo Stato non paga, in piazza l`ira delle imprese
«Ci dia i 100 miliardi dovuti o faremo causa». Martedi` sara` D-Day a Roma
I costruttori si tolgono la grisaglia grigia e mettono l`elmetto. Meglio, il casco giallo da cantiere. Preparano il «Dday» di martedi` prossimo a Roma, una grande protesta per i mancati pagamenti alle imprese da parte della pubblica amministrazione: 100 miliardi, di cui quasi 30 nel settore edile.
La manifestazione organizzata dall`Ance e da Federcostruzioni culminera` nella presentazione di una denuncia, con la richiesta di un decreto ingiuntivo di pagamento. «Arriva il giorno D fare i conti», dice il manifesto. I ritardi della pubblica amministrazione sono arrivati ormai ad una media di 180 giorni, con punte massime di 2 anni. Gli imprenditori sono stremati dalla crisi anche per l`estrema difficolta` di accesso al credito. Si moltiplicano suicidi, licenziamenti e fallimenti, in un mercato dell`edilizia che si contrae sempre piu` mentre le tasse aumentano e i fatturati crollano.
Le misure del Governo Monti, a partire dall`Imu sulla casa, per i costruttori non fanno che deprimere ancor piu` il settore, senza dare impulsi alla crescita. L`Ance chiede una svolta, che puo` partire proprio dal saldare i debiti dello Stato con le imprese. Altrimenti, si passera` alle vie legali.
Nello spazio di fronte alla sede dell`associazione il 15 maggio ci sara` il presidente dei costruttori italiani Paolo Buzzetti, che gia` a dicembre 2010 ha cambiato la faccia compassata dell`Ance guidando un`inedita protesta in caschetto giallo di fronte a Montecitorio. Al «D-day delle costruzioni», spieghera` la grande operazione di recupero crediti, che riguarda oltre 80 comparti industriali legati al settore delle costruzioni. Poi interverranno rappresentanti di Anci, Upi e Consiglio nazionale degli architetti, che aderiscono all`iniziativa e a dirigere il «traffico» sara` Oscar Giannino.
«Il tempo e` scaduto - spiega Buzzetti non e` piu` tollerabile uno Stato che si comporta in maniera ingiusta nei confronti di imprese e cittadini. La protesta del D-day servira` a dare un avvertimento finale allo Stato che deve pagare i suoi debiti. Se non avverra` nulla, partiremo con i decreti ingiuntivi».
Per il presidente dell`Ance «c`e` un condizionamento del Governo da parte dell`Europa che ha effetti depressivi: la politica di eccessivo rigore, con l`Imu e il Patto di stabilita`, ha aggravato la crisi per rispettare i parametri europei, mentre la ripresa edilizia dovrebbe partire dall`utilizzazione al piu` presto delle risorse che sono al Cipe».
Buzzetti non usa mezzi termini, lanciando l`allarme per il settore edile che soffre piu` degli altri: «Bisogna avere il coraggio di dire che la politica economica sta andando nella direzione sbagliata. Si sono decise solo tasse, non si possono mettere a posto i conti rischiando di fermare l`economia. Sono state ridotte della meta` le disponibilita` per le infrastrutture e, peggio ancora, la casa e` stata la vera patrimoniale. Ora, a parole, Monti e il Governo riconoscono che bisogna cambiare linea, ma vogliamo vedere i fatti».
I costruttori reclamano un allentamento del Patto di stabilita`, che impedisce alle istituzioni pubbliche, a partire da Comuni e Regioni, di pagare i debiti.
Secondo i dati Ance, il 2011 si e` chiuso con una riduzione degli investimenti in costruzioni del 5,4 per cento e la previsione per quest`anno e` di un ulteriore ridimensionamento del 3,8 per cento. In 5 anni il settore avra` perso oltre il 24 per cento e i posti di lavoro cancellati gia` sfiorano i 400mila. I costruttori hanno reagito non solo con le proteste ma con le proposte. Per rimettere in moto il settore, centrale nella nostra economia, hanno presentato un «Piano per le citta`» e un «Piano per le scuole», modelli di interventi di ristrutturazione edilizia e riqualificazione energetica che possono essere adottati da ogni Comune d`Italia con investimenti che si tradurranno in risparmi.
Pochi giorni fa anche i Giovani dell`Ance sono scesi in campo con la proposta, per il prossimo anno, di un piano di investimenti da 50 miliardi di euro in opere pubbliche. Nel 2012, ha denunciato l`Associazione giovanile, la pressione fiscale per le imprese salira` al record del 54,5 per cento del Pil.
[Il Giornale - 13/05/2012 - di Anna Maria Greco]

martedì 8 maggio 2012

Aggiornamento situazione Casa V

Sul cantiere di Bellaria Igea Marina, dopo aver realizzato le fondazioni, si sta procedendo con un buon ritmo lavorativo nella realizzazione delle pareti controterra, ancora un paio di giorni di lavoro e le armature saranno del tutto posizionate e saremo pronti per la successiva fase di getto del calcestruzzo.
Si osservi la predisposizione della guaina Waterstop idroespansiva a base di Bentonite Sodica Natrale tra la fondazione e la parete controterra. La guaina permetterà di non far filtrare l'acqua di falda tra le fessure che inevitabilmente si creano nel punto di ripresa del getto tra i due elementi strutturali.


  



Aggiornamento situazione Casa P

Sul cantiere di Misano Adriatico si sta procedendo con il posizionamento delle armature della prima parte del solaio di copertura.




giovedì 3 maggio 2012

Aggiornamento situazione Casa V

Sul cantiere di Bellaria Igea Marina si sta procedendo con la preparazione delle casseformi in legno per il successivo getto delle pareti controterra e dei pilastri a sostegno del solaio del piano terra.
Tra domani e lunedì si prevede l'inizio del posizionamento dei ferri d'armatura, mentre il getto del calcestruzzo è  previsto per la fine di settimana prossima.




mercoledì 2 maggio 2012

Platea di fondazione in progress

Riprendiamo dopo il ponte del primo maggio continuando a seguire le fasi lavorative di uno dei cantieri della Easy Engineering presenti nel comune di Bellaria Igea Marina.
Sabato mattina infatti, circa 300mq di platea sono stati gettati realizzando così le fondazioni più estese che fino ad ora la Easy Engineering ha progettato.
Le condizioni meteo erano delle più favorevoli, aria fresca e asciutta, cielo sereno e temperatura di circa 20°.
L'estensione longitudinale della struttura insieme alla presenza di un terreno sabbioso, hanno richiesto la realizzazione di un giunto tecnico trasversale che dividerà in due il fabbricato permettendogli più libertà di assestamento.
Seppur non si vedono le fondazioni sono tra gli elementi strutturali più importanti per qualsiasi struttura. Sono le basi su cui si poggerà tutto quanto.
Le fondazioni sono quegli elementi strutturali che hanno la funzione di ricevere i carichi provenienti dalla sovrastruttura (sia essa una costruzione, un'apparecchiatura o altro) e trasmetterli al suolo. Per tale fine è necessario che queste siano realizzate in modo tale da essere rigide.










venerdì 27 aprile 2012

Un'ultima occhiatina... tutto ok!

Tutto (o quasi) è pronto! Domani mattina si getta il calcestruzzo e si realizzerà il primo elemento strutturale importante, la platea di fondazione.
Un'ultimo controllo in cantiere e... ok! I ferri ci sono tutti, si può procedere!